ATRI/INGRESSI
Via De Alessandri 11
MILANO
Via De Alessandri 11
MILANO
Via De Alessandri 11 | MILANO
UN INVITO AD ENTRARE
In un palazzo di nuova costruzione, questo atrio “passante” conduce al cortile interno con un florido giardino; la scelta di utilizzare la tappezzeria raffigurante le betulle, oltre che essere un prologo al verde dell’esterno, compensa la stretta dimensione di questo spazio offrendo un sensazione di profondità e prospettiva nella sovrapposizione del disegno degli alberi. E’ stata utilizzata una tappezzeria della DeSign Wallpapers, che consente di adeguare le immagini stampate alle dimensioni dei locali a cui sono destinati. Ad “intermezzare” le varie campiture, le lesene presenti, sono state rivestite come il pavimento.
Il disegno delle pavimentazioni e delle falegnamerie su misura sono accumunate dalle stesse curve che invitano a salire una leggera rampa appena entrati: qui la reception e la fioriera formano un “imbuto” che sfocia in una passatoia centrale in ciottoli. Anche il controsoffitto sagomato in doghe di legno, che ospita i canali di condizionamento, “ricalca” le stesse forme dei pavimenti e delle altre falegnamerie. Le caselle della posta sono state disegnate su misura: il cerchio che funge da maniglia per sollevare lo sportello, è anche ciò che permette di vedere all’interno la presenza o meno della corrispondenza. Le lampade sono della LUCEPLAN, “Costanzina” e “Hope”.
Qui a fianco alcune tavole esecutive:
Sotto la planimetria prospettica
UN INVITO AD ENTRARE
In un palazzo di nuova costruzione, questo atrio “passante” conduce al cortile interno con un florido giardino; la scelta di utilizzare la tappezzeria raffigurante le betulle, oltre che essere un prologo al verde dell’esterno, compensa la stretta dimensione di questo spazio offrendo un sensazione di profondità e prospettiva nella sovrapposizione del disegno degli alberi. E’ stata utilizzata una tappezzeria della DeSign Wallpapers, che consente di adeguare le immagini stampate alle dimensioni dei locali a cui sono destinati. Ad “intermezzare” le varie campiture, le lesene presenti, sono state rivestite come il pavimento.
Il disegno delle pavimentazioni e delle falegnamerie su misura sono accumunate dalle stesse curve che invitano a salire una leggera rampa appena entrati: qui la reception e la fioriera formano un “imbuto” che sfocia in una passatoia centrale in ciottoli. Anche il controsoffitto sagomato in doghe di legno, che ospita i canali di condizionamento, “ricalca” le stesse forme dei pavimenti e delle altre falegnamerie. Le caselle della posta sono state disegnate su misura: il cerchio che funge da maniglia per sollevare lo sportello, è anche ciò che permette di vedere all’interno la presenza o meno della corrispondenza. Le lampade sono della LUCEPLAN, “Costanzina” e “Hope”.
Qui a fianco alcune tavole esecutive:
Sotto la planimetria prospettica
UN INVITO AD ENTRARE
In un palazzo di nuova costruzione, questo atrio “passante” conduce al cortile interno con un florido giardino; la scelta di utilizzare la tappezzeria raffigurante le betulle, oltre che essere un prologo al verde dell’esterno, compensa la stretta dimensione di questo spazio offrendo un sensazione di profondità e prospettiva nella sovrapposizione del disegno degli alberi. E’ stata utilizzata una tappezzeria della DeSign Wallpapers, che consente di adeguare le immagini stampate alle dimensioni dei locali a cui sono destinati. Ad “intermezzare” le varie campiture, le lesene presenti, sono state rivestite come il pavimento.
Il disegno delle pavimentazioni e delle falegnamerie su misura sono accumunate dalle stesse curve che invitano a salire una leggera rampa appena entrati: qui la reception e la fioriera formano un “imbuto” che sfocia in una passatoia centrale in ciottoli. Anche il controsoffitto sagomato in doghe di legno, che ospita i canali di condizionamento, “ricalca” le stesse forme dei pavimenti e delle altre falegnamerie. Le caselle della posta sono state disegnate su misura: il cerchio che funge da maniglia per sollevare lo sportello, è anche ciò che permette di vedere all’interno la presenza o meno della corrispondenza. Le lampade sono della LUCEPLAN, “Costanzina” e “Hope”.
Qui sotto alcune tavole esecutive:
Via Sant’Orsola 10
MILANO
Via Sant’Orsola 10
MILANO
Via Sant’Orsola 10 | MILANO
UN SALOTTO TRA I PALAZZI
Situato in un vecchio palazzo nelle strette vie della Milano medioevale, questo atrio si affaccia sulla strada con un ampia vetrata: da qui l’idea di far “entrare” il paesaggio urbano tramite lo skyline dei palazzi raffigurati nella tappezzeria al suo interno. Grazie alla tappezzeria della “DeSign Wallpapers”, che può essere stampata in modo personalizzato, è stato possibile adeguare il disegno dei palazzi alle varie pareti, iniziando e finendo la composizione nel modo più opportuno e con grande precisione. Non mancava che una luna piena all’intera composizione che, in questo caso, è stata interpretata dalla lampada “Francesca” della CATELLANI & SMITH.
Sovrapposte ad essa e riprendendo esattamente il disegno di alcuni palazzi della tappezzeria, sono state realizzate delle sagome in legno, con diverse essenze, poste nell’angolo per esaltarne la tridimensionalità e restituire l’idea di “piazza”, del salotto, con tanto di tavolino ai suoi piedi. Due poltroncine di velluto rosso completano la composizione. In aggiunta a ciò, all’interno delle sagome dei palazzi in legno, ad illuminare le finestre, sono stati inseriti dei pannelli luminosi.
Qui a fianco le tavole esecutive:
Sotto la planimetria prospettica e i render di progetto
UN SALOTTO TRA I PALAZZI
Situato in un vecchio palazzo nelle strette vie della Milano medioevale, questo atrio si affaccia sulla strada con un ampia vetrata: da qui l’idea di far “entrare” il paesaggio urbano tramite lo skyline dei palazzi raffigurati nella tappezzeria al suo interno. Grazie alla tappezzeria della “DeSign Wallpapers”, che può essere stampata in modo personalizzato, è stato possibile adeguare il disegno dei palazzi alle varie pareti, iniziando e finendo la composizione nel modo più opportuno e con grande precisione. Non mancava che una luna piena all’intera composizione che, in questo caso, è stata interpretata dalla lampada “Francesca” della CATELLANI & SMITH.
Sovrapposte ad essa e riprendendo esattamente il disegno di alcuni palazzi della tappezzeria, sono state realizzate delle sagome in legno, con diverse essenze, poste nell’angolo per esaltarne la tridimensionalità e restituire l’idea di “piazza”, del salotto, con tanto di tavolino ai suoi piedi. Due poltroncine di velluto rosso completano la composizione. In aggiunta a ciò, all’interno delle sagome dei palazzi in legno, ad illuminare le finestre, sono stati inseriti dei pannelli luminosi.
Qui a fianco le tavole esecutive:
Sotto la planimetria prospettica e i render di progetto
UN SALOTTO TRA I PALAZZI
Situato in un vecchio palazzo nelle strette vie della Milano medioevale, questo atrio si affaccia sulla strada con un ampia vetrata: da qui l’idea di far “entrare” il paesaggio urbano tramite lo skyline dei palazzi raffigurati nella tappezzeria al suo interno. Grazie alla tappezzeria della “DeSign Wallpapers”, che può essere stampata in modo personalizzato, è stato possibile adeguare il disegno dei palazzi alle varie pareti, iniziando e finendo la composizione nel modo più opportuno e con grande precisione. Non mancava che una luna piena all’intera composizione che, in questo caso, è stata interpretata dalla lampada “Francesca” della CATELLANI & SMITH.
Sovrapposte ad essa e riprendendo esattamente il disegno di alcuni palazzi della tappezzeria, sono state realizzate delle sagome in legno, con diverse essenze, poste nell’angolo per esaltarne la tridimensionalità e restituire l’idea di “piazza”, del salotto, con tanto di tavolino ai suoi piedi. Due poltroncine di velluto rosso completano la composizione. In aggiunta a ciò, all’interno delle sagome dei palazzi in legno, ad illuminare le finestre, sono stati inseriti dei pannelli luminosi.
Qui sotto le tavole esecutive:
Planimetria prospettica e render di progetto
La realizzazione
Via Alberto Mario 15
MILANO
Via Alberto Mario 15
MILANO
Via Alberto Mario 15 | MILANO
INIZIANDO DA UN CERCHIO
Tutto ha avuto inizio proprio tracciando un cerchio, sia per quanto riguarda l’atrio, sia per l’ingresso che lo precede: il grande numero civico luminoso ne è circoscritto e diventa un simbolo a parete, mentre nell’atrio la forma del cerchio è quella che racchiude a pavimento il corpo ascensore e dà origine a tutte le altre curve. Tutto ne consegue, a partire dai pavimenti fino al controsoffitto, un unico DNA che lega il sentiero composto da ciottoli, la reception, il casellario postale e tutte le luci disposte intorno ad esso. Le lamelle del controsoffitto in legno non sono solo estetiche: sopra di esse fuoriesce l’aria dell’impianto di climatizzazione.
Circolari sono anche i pilastri (rivestiti in acciaio), il principio generatore del cerchio continua anche nel disegno delle caselle della posta: il cerchio che funge da maniglia per sollevare lo sportello, è anche ciò che permette di vedere all’interno la presenza o meno della corrispondenza e le stesse lampade che scendono dall’alto sono tante sfere perfette in cristallo. A contrastare con esse e con i tanti elementi circolari descritti finora, è l’illuminazione a strisce a Led che segna nei controsoffitti i contorni con lunghe linee rettilinee, sia all’ingresso, sia all’interno dell’atrio.
Qui a fianco le tavole esecutive:
Sotto le planimetrie prospettiche
INIZIANDO DA UN CERCHIO
Tutto ha avuto inizio proprio tracciando un cerchio, sia per quanto riguarda l’atrio, sia per l’ingresso che lo precede: il grande numero civico luminoso ne è circoscritto e diventa un simbolo a parete, mentre nell’atrio la forma del cerchio è quella che racchiude a pavimento il corpo ascensore e dà origine a tutte le altre curve. Tutto ne consegue, a partire dai pavimenti fino al controsoffitto, un unico DNA che lega il sentiero composto da ciottoli, la reception, il casellario postale e tutte le luci disposte intorno ad esso. Le lamelle del controsoffitto in legno non sono solo estetiche: sopra di esse fuoriesce l’aria dell’impianto di climatizzazione.
Circolari sono anche i pilastri (rivestiti in acciaio), il principio generatore del cerchio continua anche nel disegno delle caselle della posta: il cerchio che funge da maniglia per sollevare lo sportello, è anche ciò che permette di vedere all’interno la presenza o meno della corrispondenza e le stesse lampade che scendono dall’alto sono tante sfere perfette in cristallo. A contrastare con esse e con i tanti elementi circolari descritti finora, è l’illuminazione a strisce a Led che segna nei controsoffitti i contorni con lunghe linee rettilinee, sia all’ingresso, sia all’interno dell’atrio.
Qui a fianco le tavole esecutive:
Sotto le planimetrie prospettiche e i render di progetto
INIZIANDO DA UN CERCHIO
Tutto ha avuto inizio proprio tracciando un cerchio, sia per quanto riguarda l’atrio, sia per l’ingresso che lo precede: il grande numero civico luminoso ne è circoscritto e diventa un simbolo a parete, mentre nell’atrio la forma del cerchio è quella che racchiude a pavimento il corpo ascensore e dà origine a tutte le altre curve. Tutto ne consegue, a partire dai pavimenti fino al controsoffitto, un unico DNA che lega il sentiero composto da ciottoli, la reception, il casellario postale e tutte le luci disposte intorno ad esso. Le lamelle del controsoffitto in legno non sono solo estetiche: sopra di esse fuoriesce l’aria dell’impianto di climatizzazione.
Circolari sono anche i pilastri (rivestiti in acciaio), il principio generatore del cerchio continua anche nel disegno delle caselle della posta: il cerchio che funge da maniglia per sollevare lo sportello, è anche ciò che permette di vedere all’interno la presenza o meno della corrispondenza e le stesse lampade che scendono dall’alto sono tante sfere perfette in cristallo. A contrastare con esse e con i tanti elementi circolari descritti finora, è l’illuminazione a strisce a Led che segna nei controsoffitti i contorni con lunghe linee rettilinee, sia all’ingresso, sia all’interno dell’atrio.
Qui sotto le tavole esecutive:
Via Lanzone 31
MILANO
Via Lanzone 31
MILANO
Via Lanzone 31 | MILANO
UNA BOISERIE CHE DIVENTA ARCHITETTURA
In questo atrio di un palazzo che ospita abitazioni ed uffici, l’uso della boiserie va oltre l’aspetto decorativo: le travi in legno che collegano i due lati dell’ingresso fungono da supporto per l’illuminazione a led che accompagna la scalinata che porta all’atrio, controsoffittato in doghe di legno. Anche in questo caso il controsoffitto ospita i collegamenti di tutte le lampade che scendono dall’alto.
L’insieme di tutte queste superfici e strutture in legno, verticali ed orizzontali, conferisce in tal modo all’ambiente una atmosfera raccolta, contrastando la natura di questi spazi molto alti e senza soluzione di continuità; Anche le pareti rivestite precedentemente in pietra, senza inizio né fine, diventano degli inserti tra la campitura della boiserie, acquistando nuova importanza.
Qui a fianco i render delle viste di progetto e sotto i prospetti dei due lati.
UNA BOISERIE CHE DIVENTA ARCHITETTURA
In questo atrio di un palazzo che ospita abitazioni ed uffici, l’uso della boiserie va oltre l’aspetto decorativo: le travi in legno che collegano i due lati dell’ingresso fungono da supporto per l’illuminazione a led che accompagna la scalinata che porta all’atrio, controsoffittato in doghe di legno. Anche in questo caso il controsoffitto ospita i collegamenti di tutte le lampade che scendono dall’alto.
L’insieme di tutte queste superfici e strutture in legno, verticali ed orizzontali, conferisce in tal modo all’ambiente una atmosfera raccolta, contrastando la natura di questi spazi molto alti e senza soluzione di continuità; Anche le pareti rivestite precedentemente in pietra, senza inizio né fine, diventano degli inserti tra la campitura della boiserie, acquistando nuova importanza.
Qui a fianco i render delle viste di progetto e sotto i prospetti dei due lati.
Via Stendhal 55
MILANO
Via Stendhal 55
MILANO
Via Stendhal 55 | MILANO
SALIRE IN UN BOSCO DI BETULLE
Questa è la sensazione che si prova percorrendo i 7 gradini che portano all’atrio, quella di ritrovarsi in un ambiente naturale, illuminato dalla luce frastagliata che filtra dai mattoni in vetrocemento “nuvolati”, simile ai raggi del sole tra le foglie. La scelta di utilizzare un’illuminazione a strisce a Led, con coni d’ombra precisi, aumenta questa suggestione.
L’atrio è caratterizzato da una boiserie a tutta altezza in cui sono collocate le caselle postali, uno spazio per esporre gli avvisi, il quadro elettrico, e il calorifero, nascosto dietro un carabottino. In questo modo si è ottenuto uno spazio “pulito”, accogliente e “domestico”, con un grande tavolo circolare che verrà utilizzato per le riunioni condominiali e ricorda un’ambiente di soggiorno.
Nelle tavole sottostanti si può osservare la sovrapposizione tra lo stato di fatto ed il progetto.
SALIRE IN UN BOSCO DI BETULLE
Questa è la sensazione che si prova percorrendo i 7 gradini che portano all’atrio, quella di ritrovarsi in un ambiente naturale, illuminato dalla luce frastagliata che filtra dai mattoni in vetrocemento “nuvolati”, simile ai raggi del sole tra le foglie. La scelta di utilizzare un’illuminazione a strisce a Led, con coni d’ombra precisi, aumenta questa suggestione.
L’atrio è caratterizzato da una boiserie a tutta altezza in cui sono collocate le caselle postali, uno spazio per esporre gli avvisi, il quadro elettrico, e il calorifero, nascosto dietro un carabottino. In questo modo si è ottenuto uno spazio “pulito”, accogliente e “domestico”, con un grande tavolo circolare che verrà utilizzato per le riunioni condominiali e ricorda un’ambiente di soggiorno.
Nelle tavole sottostanti si può osservare la sovrapposizione tra lo stato di fatto ed il progetto.
UFFICI
Via Lanzone 31
MILANO
Via Lanzone 31
MILANO
Via Lanzone 31 | MILANO
EUROPA INVESTIMENTI S.p.a.
All’interno di un cortile della Milano medioevale, sono collocati questi uffici che operano nell’ambito finanziario: parquet, moquette rossa e controsoffitti in legno sono ciò che caratterizza questi ambienti sobri; gli arredi di De Padova e l’illuminazione di Fontana Arte fanno il resto.
Una serie di passepartout incorniciano gli arredi e ne “fissano” la posizione, così come esaltano gli sfondati e le nicchie; una particolare attenzione è stata dedicata al disegno degli arredi su misura: a incominciare dalla reception a mezzaluna che “invita” all’ingresso delle due ampie sale riunioni e per proseguire nel disegno dei mobili dei lavabi, nei bagni per gli ospiti, utilizzando le linee curve per legare in tutt’uno anche le specchiere soprastanti. In questo caso le lampade sono della Catellani&Smith.
Qui sotto la planimetria del progetto
EUROPA INVESTIMENTI S.p.a.
All’interno di un cortile della Milano medioevale, sono collocati questi uffici che operano nell’ambito finanziario: parquet, moquette rossa e controsoffitti in legno sono ciò che caratterizza questi ambienti sobri; gli arredi di De Padova e l’illuminazione di Fontana Arte fanno il resto.
Una serie di passepartout incorniciano gli arredi e ne “fissano” la posizione, così come esaltano gli sfondati e le nicchie; una particolare attenzione è stata dedicata al disegno degli arredi su misura: a incominciare dalla reception a mezzaluna che “invita” all’ingresso delle due ampie sale riunioni e per proseguire nel disegno dei mobili dei lavabi, nei bagni per gli ospiti, utilizzando le linee curve per legare in tutt’uno anche le specchiere soprastanti. In questo caso le lampade sono della Catellani&Smith.
Qui sotto la planimetria del progetto
Viale Brianza, 8
MILANO
Viale Brianza, 8
MILANO
Viale Brianza, 8 | MILANO
CRISTAL S.r.l.
Un azienda che si occupa di ricerche di mercato, specializzata nel settore alimentare: non è un caso che il colore aziendale sia il blu: è il colore assegnato a molti arredi, comprese le porte, un filo conduttore che lega tutto l’intervento in tutte le opere di falegnameria realizzate su misura.
Una serie di passepartout incorniciano gli arredi e ne “fissano” la posizione, così come esaltano gli sfondati e le nicchie: due sono i colori scelti per questo scopo, l’arancione (colore complementare al blu) e il giallo, due colori caldi, definititi, non a caso, “colori alimentari”.
Nelle tavole sottostanti si può osservare la sovrapposizione tra lo stato di fatto ed il progetto.
CRISTAL S.r.l.
Un azienda che si occupa di ricerche di mercato, specializzata nel settore alimentare: non è un caso che il colore aziendale sia il blu: è il colore assegnato a molti arredi, comprese le porte, un filo conduttore che lega tutto l’intervento in tutte le opere di falegnameria realizzate su misura.
Una serie di passepartout incorniciano gli arredi e ne “fissano” la posizione, così come esaltano gli sfondati e le nicchie: due sono i colori scelti per questo scopo, l’arancione (colore complementare al blu) e il giallo, due colori caldi, definititi, non a caso, “colori alimentari”.
Nelle tavole sottostanti si può osservare la sovrapposizione tra lo stato di fatto ed il progetto.
STUDI DENTISTICI
Via P. da Cannobio
MILANO
Via P. da Cannobio
MILANO
Via P. da Cannobio | MILANO
STUDIO Dott. G. Nannini
Uno studio odontoiatrico deve “funzionare” perfettamente, l’organigramma delle funzioni che si svolgono al suo interno deve avere un’esatta corrispondenza nella distribuzione architettonica degli spazi e dei percorsi che collegano i vari ambienti.
Attraverso l’uso di differenti pavimentazioni sono stati evidenziati gli spazi di ricezione e di amministrazione da quelli prettamente operativi; l’uso dei mattoni in vetrocemento ha reso possbile l’illuminazione naturale dei locali ciechi, arricchendo gli ambienti.
Nelle tavole sottostanti si può osservare la sovrapposizione tra lo stato di fatto ed il progetto.
STUDIO Dott. G. Nannini
Uno studio odontoiatrico deve “funzionare” perfettamente, l’organigramma delle funzioni che si svolgono al suo interno deve avere un’esatta corrispondenza nella distribuzione architettonica degli spazi e dei percorsi che collegano i vari ambienti.
Attraverso l’uso di differenti pavimentazioni sono stati evidenziati gli spazi di ricezione e di amministrazione da quelli prettamente operativi; l’uso dei mattoni in vetrocemento ha reso possbile l’illuminazione naturale dei locali ciechi, arricchendo gli ambienti.
Nelle tavole sottostanti si può osservare la sovrapposizione tra lo stato di fatto ed il progetto.
Via Cusani
MILANO
Via Cusani
MILANO
Via Cusani | MILANO
STUDIO Dott. Maniglio Klemen
Uno studio odontoiatrico deve “funzionare” perfettamente, l’organigramma delle funzioni che si svolgono al suo interno deve avere un’esatta corrispondenza nella distribuzione architettonica degli spazi e dei percorsi che collegano i vari ambienti.
Il taglio distributivo che meglio potesse assolvere a questo scopo è stato quello a 30°, in modo tale da consentire una distribuzione baricentrica dei vari ambienti e di sfruttare anche le zone meno illuminate per le funzioni tecniche a vantaggio degli studi medici operativi.
Nelle tavole sottostanti si può osservare la sovrapposizione tra lo stato di fatto ed il progetto.
STUDIO Dott. Maniglio Klemen
Uno studio odontoiatrico deve “funzionare” perfettamente, l’organigramma delle funzioni che si svolgono al suo interno deve avere un’esatta corrispondenza nella distribuzione architettonica degli spazi e dei percorsi che collegano i vari ambienti.
Il taglio distributivo che meglio potesse assolvere a questo scopo è stato quello a 30°, in modo tale da consentire una distribuzione baricentrica dei vari ambienti e di sfruttare anche le zone meno illuminate per le funzioni tecniche a vantaggio degli studi medici operativi.
Nelle tavole sottostanti si può osservare la sovrapposizione tra lo stato di fatto ed il progetto.
Via Ticino
S. STEFANO TICINO
Via Ticino
S. STEFANO TICINO
Via Ticino | S. STEFANO TICINO
STUDIO dott. Fabrizio Ariello
Uno studio odontoiatrico deve “funzionare” perfettamente, l’organigramma delle funzioni che si svolgono al suo interno deve avere un’esatta corrispondenza nella distribuzione architettonica degli spazi e dei percorsi che collegano i vari ambienti.
Nel caso di questo studio odontoiatrico, tutto trae origine dal centro, un incrocio a spirale che collega tutti gli spazi, operativi e non, in cui, in questa sorta di “piazza” è stata collocata la reception. l’uso della pavimentazione in gomma ha reso possibile la scelta di avere molti colori vivaci a disposizione per sottolineare il tutto. Altro elemento saliente è stato il vetrocemento, anch’esso colorato e negli stessi colori del pavimento: da notare nelle diverse finestre lo stesso disegno riportato a pavimento, quadrato, cubo rosso, al centro.
Qui sotto la planimetria del progetto
STUDIO dott. Fabrizio Ariello
Uno studio odontoiatrico deve “funzionare” perfettamente, l’organigramma delle funzioni che si svolgono al suo interno deve avere un’esatta corrispondenza nella distribuzione architettonica degli spazi e dei percorsi che collegano i vari ambienti.
Nel caso di questo studio odontoiatrico, tutto trae origine dal centro, un incrocio a spirale che collega tutti gli spazi, operativi e non, in cui, in questa sorta di “piazza” è stata collocata la reception. l’uso della pavimentazione in gomma ha reso possibile la scelta di avere molti colori vivaci a disposizione per sottolineare il tutto. Altro elemento saliente è stato il vetrocemento, anch’esso colorato e negli stessi colori del pavimento: da notare nelle diverse finestre lo stesso disegno riportato a pavimento, quadrato, cubo rosso, al centro.
Qui sotto la planimetria del progetto
PENSILINE
S.S. Telesina Km. 32+259
FAICCHIO
S.S. Telesina Km. 32+259
FAICCHIO
S.S. Telesina Km. 32+259 | FAICCHIO
ROA S.r.l. Distributore carburanti
Al riparo dal caldo e dalla pioggia, due grandi ali proteggono i viaggiatori all’arrivo del loro momento di sosta; non ci sono elementi architettonici o di arredo, anche urbano, che non richiedano la dovuta attenzione al loro disegno: ogni volta è un occasione da non perdere. La suggestione è davvero quella della sagoma di un enorme volatile, con il corpo centrale (il camminamento che protegge il transito sul marciapiede) che ricorda un tunnel, protetto tra le robuste “zampe” che sostengono l’intera struttura, e le sue grandi ali “immobilizzate” in quell’attimo prima che tocchi il suolo.
Quattro sono gli elementi che costituiscono questi manufatti: la struttura tubolare in acciaio zincato, i pilastri in legno lamellare che sostengono tutta la struttura , il telo e le grondaie e i pluviali in rame; i differenti materiali assolvono a diverse funzioni e dialogano tra di loro in un insieme “organico” e armonioso, in cui le curve si sovrappongono e si raccordano l’una sulla tangente della seguente, rispettando gli allineamenti con i centri di curvatura. Ma tutto ciò non è dovuto solo alla ricerca estetica, l’ondulazione delle “ali” è necessaria per non opporre eccessiva resistenza al vento, così come la curvatura dei pilastri consente di avere maggior spazio lungo il cammino, oltre a svolgere una funzione di “controventatura”.
Qui a fianco una delle tavole esecutive
ROA S.r.l. Distributore carburanti
Al riparo dal caldo e dalla pioggia, due grandi ali proteggono i viaggiatori all’arrivo del loro momento di sosta; non ci sono elementi architettonici o di arredo, anche urbano, che non richiedano la dovuta attenzione al loro disegno: ogni volta è un occasione da non perdere. La suggestione è davvero quella della sagoma di un enorme volatile, con il corpo centrale (il camminamento che protegge il transito sul marciapiede) che ricorda un tunnel, protetto tra le robuste “zampe” che sostengono l’intera struttura, e le sue grandi ali “immobilizzate” in quell’attimo prima che tocchi il suolo.
Quattro sono gli elementi che costituiscono questi manufatti: la struttura tubolare in acciaio zincato, i pilastri in legno lamellare che sostengono tutta la struttura , il telo e le grondaie e i pluviali in rame; i differenti materiali assolvono a diverse funzioni e dialogano tra di loro in un insieme “organico” e armonioso, in cui le curve si sovrappongono e si raccordano l’una sulla tangente della seguente, rispettando gli allineamenti con i centri di curvatura. Ma tutto ciò non è dovuto solo alla ricerca estetica, l’ondulazione delle “ali” è necessaria per non opporre eccessiva resistenza al vento, così come la curvatura dei pilastri consente di avere maggior spazio lungo il cammino, oltre a svolgere una funzione di “controventatura”.
Qui a fianco una delle tavole esecutive
ROA S.r.l. Distributore carburanti
Al riparo dal caldo e dalla pioggia, due grandi ali proteggono i viaggiatori all’arrivo del loro momento di sosta; non ci sono elementi architettonici o di arredo, anche urbano, che non richiedano la dovuta attenzione al loro disegno: ogni volta è un occasione da non perdere. La suggestione è davvero quella della sagoma di un enorme volatile, con il corpo centrale (il camminamento che protegge il transito sul marciapiede) che ricorda un tunnel, protetto tra le robuste “zampe” che sostengono l’intera struttura, e le sue grandi ali “immobilizzate” in quell’attimo prima che tocchi il suolo.
Quattro sono gli elementi che costituiscono questi manufatti: la struttura tubolare in acciaio zincato, i pilastri in legno lamellare che sostengono tutta la struttura , il telo e le grondaie e i pluviali in rame; i differenti materiali assolvono a diverse funzioni e dialogano tra di loro in un insieme “organico” e armonioso, in cui le curve si sovrappongono e si raccordano l’una sulla tangente della seguente, rispettando gli allineamenti con i centri di curvatura. Ma tutto ciò non è dovuto solo alla ricerca estetica, l’ondulazione delle “ali” è necessaria per non opporre eccessiva resistenza al vento, così come la curvatura dei pilastri consente di avere maggior spazio lungo il cammino, oltre a svolgere una funzione di “controventatura”.
Qui sotto una delle tavole esecutive:
RISTORAZIONE
S.S. Telesina Km. 32+259
FAICCHIO
S.S. Telesina Km. 32+259
FAICCHIO
S.S. Telesina Km. 32+259 | FAICCHIO
KILOMETRO_32
Dall’idea al progetto, dal progetto alla sua realizzazione, questa è stata l’avventura di due inprenditori coraggiosi che, da una piccola stazione di servizio, hanno conseguito il sogno di creare questo luogo di sosta e di “ristoro” che è diventato già un punto di riferimento per tutti coloro che attraversano la valle del Sannio sulla superstrada “TELESINA” che collega Bari con Roma.
L’edificio, realizzato con una copertura in travi curve di abete lamellare che si agganciano a quattro grandi pilastri in cemento armato, si apre verso l’esterno con ampie vetrate che consentono di ammirare il paesaggio naturale circostante. Questa scelta ha consentito anche di avere una grande visibilità dalla superstrada, soprattutto di sera quando le luci illuminano il locale.
Al suo interno, oltre che al ristorante, vi sono anche un bar caffetteria con pasticceria, una pizzeria e un zona soppalcata per la degustazione di vini e specialità del luogo. L’intero piazzale, situato su due livelli, è stato ridisegnato completamente studiando in particolare la viabilità.
KILOMETRO_32
Dall’idea al progetto, dal progetto alla sua realizzazione, questa è stata l’avventura di due inprenditori coraggiosi che, da una piccola stazione di servizio, hanno conseguito il sogno di creare questo luogo di sosta e di “ristoro” che è diventato già un punto di riferimento per tutti coloro che attraversano la valle del Sannio sulla superstrada “TELESINA” che collega Bari con Roma.
L’edificio, realizzato con una copertura in travi curve di abete lamellare che si agganciano a quattro grandi pilastri in cemento armato, si apre verso l’esterno con ampie vetrate che consentono di ammirare il paesaggio naturale circostante. Questa scelta ha consentito anche di avere una grande visibilità dalla superstrada, soprattutto di sera quando le luci illuminano il locale.
Al suo interno, oltre che al ristorante, vi sono anche un bar caffetteria con pasticceria, una pizzeria e un zona soppalcata per la degustazione di vini e specialità del luogo. L’intero piazzale, situato su due livelli, è stato ridisegnato completamente studiando in particolare la viabilità.
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UNA MOSTRA
Museo della Permanente
MILANO
Museo della Permanente
MILANO
Museo della Permanente | MILANO
TORAH IMMAGINI
40 quadri fotografici, una mostra per “avvicinarsi” alla Torah, il libro per eccellenza per il popolo ebraico. La prima parte della mostra, con la sua prospettiva, percorre la sequenza degli scatti che conducono alla stesura della “Torah” fino all’immagine più significativa; è un percorso che implica una successione temporale e a cui ben si addice la linearità.
La parte centrale dove le immagini descrivono il luogo dove viene custodita la “Torah”, invece, richiede qualcosa di chiuso, che induca al raccoglimento, uno spazio che trova nella geometria dell’ottagono un riferimento all’eternità, così come vuole la religione Ebraica per il numero otto, che simboleggia ciò che va oltre al naturale, che tende al divino.
L’ultima parte si delinea come un’”uscita” da questo luogo; gli ultimi scatti della mostra ricercano un significato più umano, più terreno: quest’ultimo corridoio creato prima della vera fine della mostra, vuole indurre a questa riflessione, consente il tempo necessario affinché essa si svolga.
TORAH IMMAGINI
40 quadri fotografici, una mostra per “avvicinarsi” alla Torah, il libro per eccellenza per il popolo ebraico. La prima parte della mostra, con la sua prospettiva, percorre la sequenza degli scatti che conducono alla stesura della “Torah” fino all’immagine più significativa; è un percorso che implica una successione temporale e a cui ben si addice la linearità.
La parte centrale dove le immagini descrivono il luogo dove viene custodita la “Torah”, invece, richiede qualcosa di chiuso, che induca al raccoglimento, uno spazio che trova nella geometria dell’ottagono un riferimento all’eternità, così come vuole la religione Ebraica per il numero otto, che simboleggia ciò che va oltre al naturale, che tende al divino.
L’ultima parte si delinea come un’”uscita” da questo luogo; gli ultimi scatti della mostra ricercano un significato più umano, più terreno: quest’ultimo corridoio creato prima della vera fine della mostra, vuole indurre a questa riflessione, consente il tempo necessario affinché essa si svolga.
FORMAT CAFFETTERIE CINA
CINA
in qualsiasi luogo…
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